giovedì 7 aprile 2016

LA STRATEGIA SINTI E ROM

LA STRATEGIA PER I SINTI E ROM IN ALCUNE REGIONI ITALIANE STA ANDANDO AVANTI.

Non sappiamo ancora se verrà attuata, ma noi andiamo avanti e la portiamo in tutte le regioni d'Italia, cosi che anche noi sinti e rom abbiamo i nostri diritti e non solo doveri.

Strategia regionale
per l’inclusione
dei rom e sinti

nella regione dell'Emilia Romagna 


 Premessa
L’Unione Europea, alla luce dell’aggravarsi della condizione di rom e sinti a livello europeo
e nazionale, ha tracciato una precisa linea d’indirizzo per dare maggiore efficacia e
prospettiva agli interventi finora messi in atto: agire contemporaneamente su più fronti
strategici o quanto meno considerarli sinergici e strettamente collegati.
L’indicazione dell’Unione Europea è insomma quella di operare in modo concertato
su tutti i livelli perché solo con una prospettiva multipla è possibile affrontare le differenti
cause dell'esclusione.
La presente Strategia regionale si fonda su tale approccio e rappresenta lo strumento
di indirizzo e programmazione degli interventi per l'inclusione di rom e sinti, previsto
 dalla L.R. 11 del 16 luglio 2015 "Norme per l'inclusione sociale di rom e sinti".
E' stata elaborata con il contributo di una molteplicità di soggetti: rappresentanti delle
Amministrazioni dello Stato, della Regione e dei Comuni, dell’associazionismo per la
 promozione e difesa dei diritti dei rom e dei sinti, dei soggetti gestori di servizi e interventi,
dei rappresentanti delle comunità.
Il suo primo obiettivo è rappresentare, seppure in modo necessariamente molto
sintetico e semplificato, la situazione emiliano-romagnola, che rispetto al quadro nazionale rappresenta tratti di indubbia specificità ponendo alla base di qualsiasi riflessione e
intervento una “fotografia” di queste comunità, scevra da pregiudizi e false rappresentazioni.
La Strategia si articola in quattro assi, ricalcando così le indicazioni europee e nazionali:
abitare, istruzione e formazione, lavoro e salute, tutti declinati avendo come riferimento
anche la prospettiva di genere. Particolare attenzione è posta al tema dell'abitare in quanto strettamente connesso all'obiettivo del superamento progressivo delle aree sosta definito
dalla legge. Inoltre rappresenta, soprattutto per i sinti che sono la grande maggioranza in
 Emilia-Romagna, lo specifico culturale che più di ogni altro connota lo stile di vita di
queste comunità, in particolare agli occhi del resto della cittadinanza.
Occorre infatti da un lato tutelare le caratteristiche culturali e le libere scelte di vita
nell'ambito dei diritti e dei doveri costituzionalmente previsti per tutti i cittadini,
dall'altro innescare processi di autonomia ed emancipazione, con particolare attenzione a
minori, giovani e donne quali possibili soggetti del cambiamento, con l’obiettivo di garantire
una maggior coesione e benessere dell’intera comunità.

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martedì 8 aprile 2014

8 APRILE 2014 - 43° GIORNATA INTERNAZIONALE DEI POPOLI ROM E SINTI


8 aprile 2014 43° Giornata internazionale 
del popolo Rom e Sinto
Le associazioni dei Rom e dei Sinti lanciano la campagna nazionale per il riconoscimento giuridico 
della minoranza storico-linguistica rom e sinta in Italia

L’8 aprile cade la 43.ma ricorrenza del Romano Dives, la Giornata internazionale del popolo rom e sinto. In questa occasione
la
Federazione Rom e Sinti Insieme
(formata da 27 associazioni che operano a livello 
locale, regionale e interregionale)
e le associazioni:
Roma onlus, Romni onlus, FutuRom, Amalipé Romanò, Forum Campania Rom, Cittadinanza e minoranze, Antica sartoria rom, Theatre Rom, Museo del viaggio “Fabrizio De André” Isernia, Rom per il futuro, Gruppo di azione Rom Piemonte (Romano pala tetehara, Romano Ilo, Romano Buci, Rom e gagi insieme) Associazione Lumine  

Lanciano la
Campagna Nazionale per la raccolta di firme su una legge di iniziativa popolare
per il riconoscimento giuridico della minoranza linguistico-culturale rom e sinta italiana.

Rom e Sinti in Italia sono tra 150 e 170 mila, una cifra modesta rapportata alla popolazione italiana ma una minoranza significativa e soprattutto una minoranza con una propria identità linguistica e culturale. Insediati in Italia sin dal 1400 gli “zingari” sono la minoranza storica più svantaggiata e più stigmatizzata nonostante gli obblighi internazionali e comunitari dell’Italia e gli interventi di numerose organizzazioni internazionali come il Consiglio d’Europa, l’OSCE e l’Unione europea.
La partecipazione di Rom e Sinti alla vita collettiva con il proprio contributo umano e culturale è fondamentale per superare l’esclusione, la marginalizzazione di un popolo che ha attraversato secoli di discriminazione fino allo sterminio razziale e che non deve rimanere confinato nei ghetti fisici e spirituali, nei quali troppo spesso viene relegato all'assistenza e non alla propria responsabilità.
La campagna che le associazioni di Rom e Sinti avviano in rappresentanza delle comunità rom e sinte italiane vuole realizzare gli articoli 3 e 6 della Costituzione che prevedono: la pari dignità sociale e l’eguaglianza davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali; la tutela di tutte le minoranze linguistiche con apposite norme.
In questo modo si vuole superare il mancato riconoscimento istituzionale come minoranza che è causa della scarsa integrazione nella società e della marginalizzazione sociale ed economica.

Le associazioni rom e sinte rivolgono un appello alla cittadinanza, a associazioni, istituzioni perché aderiscano e sostengano questa campagna. Il riconoscimento della minoranza rom e sinta, della sua storia, della sua cultura, della sua identità accoglie Rom e Sinti nella comunità più generale insieme con tutte le altre identità che costituiscono il nostro patrimonio nazionale.

           Federazione Rom e Sinti Insieme:
Nevo Drom, Upre Roma, Sinti Italiani Vicenza, Sucar Drom, Consulta Rom e Sinti di Milano, Museo del Viaggio “Fabrizio de André”, Sinti Italiani Busto Arsizio, Thèm Romanò Reggio Emilia, Sinti Italiani Brescia, Sinti Italiani Milano Lambrate, Sucar Mero, Sinti Italiani Pavia, Sinti nel Mondo, Sinti Italiani Bologna, Sinti Italiani Prato, Romano Drom, Sinti Italiani Reggio Emilia, Romà, Sinti Italiani Verona, Nevo Drom Trento, Sinti Italiani Piacenza, Cooperativa Sociale Aquila, Sinti Italiani Piemonte, Amici di Via Django, Cooperativa Labatarpe, Sinti Italiani Romano di Lombardia, Istituto di Cultura Sinta

Per informazioni Tel.  3397608728  –  E-mail:  lexsintirom@gmail.com -





martedì 5 novembre 2013

IL SENATORE PROF. DOTT. FRANCESCO PALERMO E IL PROF. PAOLO BONETTI INCONTRANO LA FEDERAZIONE NAZIONALE ROM E SINTI INSIEME

Il 4 novembre 2013 il Senatore Prof. Dott.Francesco Palermo e il Giurista Prof. Paolo Bonetti hanno partecipato alla riunione straordinaria della federazione nazionale rom e sinti insieme per discutere della proposta di legge Ddl 770 di Palermo.
"norme per la tutela e le pari opportunità delle minoranze rom e sinti"

http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00720324.pdf 

l'incontro e stato molto proficuo e importante, questo per capire e esaminare insieme la proposta di legge ddl 770, tantissimi sono stati i punti discussi, d'accordo con il Senatore e il giurista di definire tutta la questione al prossimo incontro .


In foto il Presidente Casadio Davide della Federazione Nazionale Rom e Sinti insieme con i Senatore Francesco Palermo e il Giurista Prof. Paolo Bonetti 



In foto i Vice Presidenti e i Consiglieri della Federazione Nazionale Rom e Sinti Insieme 

SENATORE FRANCESCO PALERMO

Laureato in legge all'università di Trento nel 1994, Palermo ebbe il primo incarico come aiuto docente all'Eurac di Bolzano. Nel 1998 si specializzò con un dottorato di ricerca in diritto costituzionale comparato all'università di Innsbruck. dal 2002 al 2003 insegnò alla Vermont Law School, negli Stati Uniti d'America per poi trasferirsi nel 2004 all'università di Verona; lo stesso anno fu nominato direttore dell'istituto di Federalismo e Regionalismo dell'Eurac. Tra il 2006 ed il 2007 fu docente all'università di Ratisbona e all'università di Zurigo e dal 2007 al 2010 lavorò per l'Osce e il Consiglio d'Europa.
E' altresì editorialista politico su alcune testate giornalistiche dell'Alto Adige

Nel 2013 si é presentato come candidato al Senato della Repubblica al collegio uninominale di Bolzano, con una lista unificata Sudtirol Volkspartai - Partito Democratico e l'appoggio dei Verdi del Sudtirolo.
Alle elezioni politiche Palermo é stato eletto Senatore al 51,8% dei voti, superando il candidato del Movimento 5 Stelle.
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venerdì 11 ottobre 2013

LA CAMPAGNA DELL’ASSOCIAZIONE 21 LUGLIO CONTRO LE LEGGI REGIONALI PER O CONTRO ROM E SINTI ?

L’associazione 21 luglio commette lo stesso errore che pretende di correggere. Tutti i Rom e Sinti sono uguali: o sono tutti nomadi o sono tutti stanziali. La realtà è molto diversa e ben lo sanno Rom e Sinti stessi e le loro associazioni.
Le leggi regionali non si possono mettere tutte in un calderone e buttar via. Certo sono nate in tempi diversi dagli attuali, rispecchiano esigenze in parte diverse dalle attuali, ma una questione così importante e delicata meriterebbe almeno un dibattito e un approfondimento serio tra Rom e Sinti prima di fare qualsiasi proposta. Le diverse comunità di Rom e Sinti non hanno le medesime esigenze. Il mondo dello spettacolo viaggiante dei Sinti merita una attenzione particolare, così come i Sinti della MEZ che non trovano ospitalità dai Comuni, o i Camminanti che vengono al Nord e non trovano aree attrezzate, infine perfino l’idea stessa di famiglia, di comunità dei Rom e dei Sinti è profondamente diversa da quella della popolazione maggioritaria.
Tra l’altro una campagna come quella proposta da 21 luglio non tiene conto del problema fondamentale: le comunità rom e sinte di questo paese per affrontare e risolvere il problema dei campi nomadi, quelli costruiti alle periferie fisiche e spirituali delle città italiane, hanno bisogno di risolvere prima di tutto il problema dell’emarginazione sociale ed economica che le perseguita. Non è un caso che le stesse comunità, sia dei campi regolari, sia di quelli spontanei sviluppino forme di solidarietà e di mutuo sostegno che la dispersione delle famiglie renderebbe impossibile.
Infine e soprattutto le soluzioni, qualunque esse siano, devono essere costruite insieme a noi e non per noi. Come diceva Gandhi: chi fa qualcosa per me senza di me è contro di me. Un difetto di presunzione che caratterizza in fondo tutte le associazioni non rom che si occupano di Rom e Sinti: pensano di spiegarci come si deve vivere, ma non chiedono il nostro parere. Sintomatica e grave è stata l’iniziativa di 21 luglio sulla legge di riconoscimento della minoranza rom e sinti organizzata a Roma il 17 settembre con tanto di ministro Kyenge, di presidente di commissione per i diritti umani del Senato e altri illustri personaggi: aveva solo un difetto non c’era neppure un rom o un sinto che potesse dire la sua. Noi non ci sentiamo e non siamo inferiori, abbiamo la nostra cultura, le nostre tradizioni, abbiamo il nostro punto di vista sulla vita e sul mondo. È ora che tutti quelli che si occupano di noi ne tengano conto e soprattutto ci facciano i conti.
La Comunità europea nelle sue direttive e nei suoi programmi mette al primo posto la partecipazione di Rom e Sinti e la stessa Strategia nazionale, costruita con un confronto con le nostre federazioni, ha saputo tener conto delle diverse articolazioni che il nostro mondo rappresenta.
Quindi prima di lanciare campagne a senso unico, confrontatevi con noi e forse riusciremo a fare cose più utili per le nostre comunità.
Altrimenti con amarezza possiamo dire che lavorate contro di noi e che non è una grande novità.

La Federazione nazionale Rom e Sinti insieme
in rappresentanza di 27 associazioni costituite da Rom e Sinti


giovedì 10 ottobre 2013

CHI FA UNA COSA PER ME SENZA DI ME E' CONTRO DI ME

Chi fa una cosa per me senza di me è contro di me
di Radames Gabrielli

Mi è tornata in mente la frase di Mahatma Ghandi, mentre a Roma partecipavo al convegno “rom, sinti e camminanti in Italia: una proposta di legge per il riconoscimento, la tutela e la promozione sociale della minoranza”.

Martedì 17 settembre 2013 ho partecipato, nel pomeriggio, ad un convegno promosso dal Senato della Repubblica e dall'associazione 21 luglio nella sala Zuccari di palazzo Giustiniani a Roma.

Erano presenti il Ministro Cècile Kyenge, il sen. Luigi Manconi, il sen. Francesco Palermo, l’antropologo Ulderico Daniele, la giurista Aurora Sordini, il Prof. Paolo Bonetti e il presidente associazione 21 luglio, Carlo Stasolla. Tutte persone che stimo ma che pur lavorando per  migliorare la vita dei sinti e rom non hanno pensato di invitare rom e sinti ad intervenire a questo importante evento.

Non solo non sono stati invitati, dagli organizzatori, ad intervenire rom e sinti, ma non sono stati invitati nemmeno alla semplice partecipazione. Io stesso, sinto italiano, sono stato invitato dal Senatore Palermo perché ci siamo incontrati alcuni giorni prima. Se non lo avessi incontrato probabilmente non sarei venuto a conoscenza.

Il tema del convegno era molto importante per tutti i rom e sinti italiani, ma in effetti di sinti e rom in quella sala a Roma, c’erano solo non più di cinque persone, mentre la sala era piena di appartenenti alla cultura maggioritaria.

Io come Presidente dell’associazione Nevo Drom e come Segretario generale della Federazione  Rom e Sinti Insieme, deploro questo atteggiamento dove si parla e si decide del futuro dei sinti e rom, senza la piena partecipazione di noi diretti interessati. Non ci interpellano, non ci invitano a spiegare le nostre ragioni, ma continuano a parlare di noi in convegni, dibattiti, assemblee...

A quel punto dopo aver ascoltato per un paio d’ore le loro parole mi sono tornate in mente le parole del Mahatma Gandhi e credo che ogni sinto le debba pronunciare a tutte quelle organizzazioni che non offrono spazio e parola a noi diretti interessati, come è successo a Roma il 17 settembre scorso e come succede in tantissime altre occasioni.


Ricordatevi tutti: Chi fa una cosa per me senza di me è contro di me!


venerdì 27 settembre 2013

ASSEMBLEA DEI SOCI DELLA FEDERAZIONE

Si è appena conclusa l'assemblea della Federazione Rom e Sinti Insieme.
I Presidenti delle Associazioni Aderenti Hanno discusso di:

1 ) Riconoscimento per Sinti e Rom dello Status di Minoranze storiche linguistiche:

2 ) Verifica e implementazione della strategia nazionale d'inclusione dei Rom,
      dei Sinti e dei Camminanti. 

3 ) Situazione in Lombardia e Veneto

L'assemblea della Federazione lancerà nei prossimi mesi delle
iniziative concrete sui tre punti discussi.

Inoltre, l'Assemblea  ha definito la posizione della Federazione Rom e Sinti Insieme
rispetto:

1) Elezioni Europee, expo 2015,
2) Campagna Dosta,
3) modifica legislativa del testo unico  380/2001,

Elezioni alla carica di Vice Presidente,
Eletto; Grandini Ernesto.

sabato 23 febbraio 2013

DOCUMENTO DELLA FEDERAZIONE ROM E SINTI INSIEME



La Federazione Rom e Sinti Insieme 
Nell'assemblea del 15 ottobre 2011 a Mantova, a cui hanno partecipato i Presidenti delle ventotto associazioni Sinte e Rom aderenti, ha deliberato un documento strutturato in nove punti per costruire la Strategia nazionale italiana. Successivamente hanno sottoscritto il documento decine di associazioni e centinaia di singole persone.

                                                                    Preso atto ché
il documento è stato successivamente inserito nel manifesto della manifestazione nazionale “CHROLL CHETANE” (tutti uniti) che è stato presentato alla Camera dei Deputati nella conferenza stampa del 9 novembre 2011 è  presentato alla Commissione per i Diritti umani del Senato italiano.

                                                                     Preso atto ché
il documento con i nove punti per ragioni burocratiche e per le ragioni riguardante le dimissioni del premier Mario Monti, tutto si e bloccato e bisogna ricominciare d’accapo.
     
                                                                 Visto tutto questo
La Federazione Rom e Sinti Insieme propone lo stesso documento proposto al precedente governo il 15 ottobre 2011 al nuovo governo dell’anno 2013. Chiedendo al nuovo Governo italiano di prenderne atto e di approvare prima della fine del suo, mandato le seguenti proposte;

Il lavoro
Sostegno ai lavori tradizionalmente svolti da Sinti e Rom (spettacolo viaggiante, allevamento, arte, musica, artigianato ecc.) e predisposizione di progetti per la riconversione lavorativa con accesso agli strumenti esistenti e messa in opera di strumenti innovativi.

L'abitare
Moratoria degli sgomberi senza alternative. Progetti per la chiusura dei cosiddetti “campi nomadi” che, anche attraverso soluzioni diversificate quali microaree, portino all'accesso alla casa o all'acquisto di terreni su cui poter edificare in autocostruzione. Modifica del Testo Unico 380/2001. Sospensione della Delibera 67/2010 dell'Autorità per l'energia e il gas.

La cultura
Sostegno agli artisti Sinti e Rom. Predisposizione  di una campagna nazionale di conoscenza degli apporti culturali offerti da Sinti e Rom alla cultura italiana ed europea. Inserimento di artisti Rom e Sinti nei maggiori eventi nazionali.

La scuola
Introduzione nei programmi scolastici di elementi della storia e cultura dei Sinti e dei Rom, con particolare attenzione all'anti-discriminazione. Predisposizione con  la collaborazione delle associazioni Rom e Sinte di un piano Nazionale per l'istruzione dei bambini Rom e Sinti e per la formazione dei docenti.

La partecipazione
Adottare strumenti di  sostegno per implementare la partecipazione dei Sinti e dei Rom nella vita sociale e politica del Paese. Indicazione Nazionale che vincoli i finanziamenti solo al terzo settore che prevede la partecipazione diretta dei Sinti e Rom.

Il welfare
Istituzione della figura del mediatore culturale Sinto e Rom. Progettazione sociale vincolata alla presenza, retribuita,  di mediatori culturali Sinti e Rom. Progettazione e gestione diretta dei servizi alle associazioni Sinte e Rom.

La sanità
Campagna nazionale di prevenzione e istituzione della figura del mediatore sanitario. Corsi di formazione per operatori organizzati  in collaborazioni con associazioni Sinte e Rom, con particolare attenzione all'antidiscriminazione.

La lotta alle discriminazioni
Coinvolgimento delle rappresentatività nazionali delle comunità Sinte e Rom nella costituzione degli Osservatori sulle  discriminazioni, che lavorano soprattutto nelle scuole e negli enti pubblici. Libertà religiosa e  possibilità per le Chiese di usufruire di spazi pubblici. Costruzione partnership tra le Prefetture e le associazioni Sinte e Rom. Contrasto alle discriminazioni istituzionali (esempio: cartelli stradali di divieto di sosta a chi è riconosciuto Sinto o Rom).

Rom immigrati
Predisposizione di un percorso di regolarizzazione per i profughi e per le famiglie di prima immigrazione (Anni Settanta e Ottanta) dalla ex Jugoslavia. Progetti di accoglienza per i Rom  immigrati dalla Romania contemperando diritti e doveri. Progetti di  informazione e sensibilizzazione con partnership con i Paesi d’origine.


Il direttivo della Federazione e ha completa disposizione della Camera e Senato per ogni chiarimento.

Segretario generale Radames Gabrielli